SPAGNA: ATTIVISTI BRUCIANO BUS A SAN SEBASTIAN, FORSE SOSTENITORI ETA

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2 ore
fa da ASCA

(ASCA-AFP) – Madrid, 30 set – Un gruppo di attivisti col volto coperto hanno dato fuoco a un autobus a San Sebastian, nel nord della Spagna, dopo aver costretto i passeggeri ad abbandonare il mezzo. Secondo un portavoce della polizia regionale basca, i militanti avrebbero costretto cinque passeggeri e l’autista del veicolo a lasciare il bus prima di dare alle fiamme il mezzo con un liquido infiammabile. Simili atti di violenza urbana, o ”kale borroka” nella lingua della regione, sono all’ordine del giorno nei Paesi Baschi e nella vicina Navarra. Gli investigatori spagnoli puntano il dito contro i giovani separatisti baschi, legati spesso a gruppi sostenitori dell’Eta.

Arrestati mercoledi' in retata anti-indipendentisti

Francia: in liberta’ 14 baschi

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7 ore
fa da ANSA

(ANSA) – PARIGI, 27 SET – La giustizia francese ha rimesso in liberta’ 14 persone che erano state arrestate nell’ambito di una retata dello scorso mercoledi’.Lo ha annunciato la Procura di Parigi. Le 14 persone erano state fermate nella notte tra martedi’ e mercoledi’ in ambienti indipendentisti baschi nel sud-ovest della Francia, in diverse citta’ tra cui Bayonne e Pau. Tra loro,alcuni responsabili e membri del partito radicale Batasuna,autorizzato in Francia ma interdetto in Spagna dal 2003.

Spagna – Il premier basco: ''Madrid viola la Convezione europea dei diritti umani''

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23 ore
fa da PEACE REPORTER

Il premier regionale basco, Juan Josè Ibarretxe, ha duramente attaccato il Partito Socialista Operaio Spagnolo (Psoe), al governo in Spagna, e il Partito popolare all’opposizione in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale che ha annullato la consultazione popolare del governo basco su un percorso per porre fine alle violenze e sull’ipotesi dell’autodeterminazione. Ibarretxe ha accusato la Spagna di "violare la Convenzione europea dei diritti umani" impedendo ai cittadini baschi il diritto di esprimersi e ha confermato che in migliaia presenteranno ricorso contro la decisione dei giudici costituzionali davanti alla Corte di Strasburgo. Il premier basco crede che i partiti centralisti spagnoli abbiano condotto attraverso la sentenza "un attacco frontale all’autogoverno basco".

FRANCIA: ARRESTATI 12 MILITANTI BASCHI, TRA QUESTI PORTAVOCE BATASUNA

Francia/ Rilasciati 4 dei 6 arrestati ieri nei Paesi Baschi

Lo ha riferito il Comitato di difesa dei prigionieri Askatasuna

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14 ore
fa da APCOM

Bayonne (Francia), 23 set. (Apcom) – Tre uomini e una donna, fra le sei persone arrestate ieri nei Paesi baschi francesi nel quadro di un’indagine antiterrorismo, sono stati rilasciati a fine serata dello stesso giorno. Lo ha indicato il Comitato di difesa dei prigionieri baschi Askatasuna.

Sei persone erano state arrestate ieri mattina vicino a Saint-Palais nel quadro di un’indagine antiterrorimo del movimento nazionalista basco: lo ha segnalato una fonte della magistratura.

Quattro prigionieri fra i quali una donna, Chantal Zamponi, e tre uomini di cui due di 79 e 77 anni, sono stati liberati la sera stessa, ha annunciato Askatasuna in comunicati diffusi nella notte tra lunedì e martedì a Bayonne.

Spagna, autobomba dell'Eta uccide un brigadiere

 

 

L'autobomba esplosa a Santona (foto Juan Manuel Serrano - Ap)

MADRID (22 settembre) – Offensiva d’autunno dell’Eta in Spagna: il gruppo armato indipendentista ha fatto esplodere questa notte un’autobomba davanti alla scuola militare di Santona, in Cantabria, uccidendo un brigadiere dell’esercito e ferendo gravemente altre due persone, un civile e un militare. È il terzo attentato in due giorni. Ieri mattina altre due autobombe sono esplose nei Paesi Baschi, provocando 11 feriti leggeri. Giovedì scorso, inoltre, era stata disinnescata una bomba collocata sotto l’auto di un poliziotto, sempre nei Paesi Baschi.

Il premier socialista spagnolo Josè Luis Zapatero ha reagito questa mattina all’attentato affermando che «la società spagnola non cederà mai, non si sottoporrà mai ai diktat della banda terrorista Eta». Il premier ha ribadito che «l’unico destino dei terroristi è di essere arrestati, messi a disposizione della giustizia e condannati a pene detentive molto lunghe». Zapatero aveva tentato due anni fa di avviare una trattativa, poi fallita, con l’organizzazione separatista basca.

Dopo un’estate relativamente tranquilla, la violenza del gruppo indipendentista riprende, proprio mentre la situazione politica fra Paesi Baschi e Madrid subisce forti tensioni. Il tribunale costituzionale spagnolo ha infatti posto il veto alla consultazione popolare che il premier regionale basco, il nazionalista moderato Juan Josè Ibarretxe, aveva convocato per il 25 ottobre sull’avvio di un processo di fine della violenza e sul futuro diritto all’autodeterminazione. Ibarrexte, così, ha annunciato che denuncerà la Spagna davanti alla Corte europea dei diritti umani. Intanto un’altra corte spagnola, il tribunale supremo, ha dichiarato illegali, su richiesta del governo centrale del premier Zapatero, due partiti della sinistra indipendentista basca, Anv e Pctv, accusandoli di legami politici con Batasuna, il presunto braccio politico dell’Eta.

Poco prima di mezzogiorno sono giunti a Santona i ministri degli Interni e della Difesa spagnoli Alfredo Rubalcaba e Carme Chacon, che hanno reso visita alla vedova del militare ucciso questa notte, Luis Conde de la Cruz, 46 anni.

 

http://www.ilmessaggero.it

Notte di attentati

Due attentati hanno scosso il Paese basco spagnolo la scorsa notte, uno dei quali ha fatto dieci feriti. Entrambi gli attentati sono attribuiti all’organizzazione separatista Eta, che cercherebbe così un’ostentazione di forza mentre la giustizia la incalza.
Notte di attentati I due attentati sono stati fatti con auto imbottite d’esplosivo (si stima un centinaio di chilogrammi ciascuna) facendo notevoli danni materiali e, in uno dei casi – accusa il governo basco – gli attentatori hanno cercato anche di fare dei morti. La prima bomba è esplosa verso mezzanotte davanti alla sede della cassa di risparmio Caja Vital, a Vitoria. Non ci sono stati feriti. La polizia locale era stata avvertita verso le 23:15 dell’imminenza dell’esplosione da un’informatore anonimo qualificatosi come dell’Eta. Nessuno ha invece chiamato per avvertire della seconda bomba, esplosa verso le 4:30 davanti a un commissariato della polizia regionale a Ondarroa, porto di pesca non lontano da Bilbao. Questo attentato ha fatto dieci feriti leggeri, di cui sei sono poliziotti, secondo un portavoce del ministero dell’interno. Il portavoce ha sottolineato come questa volta gli attentatori abbiano usato un ‘modus operandì finora inedito, apparentemente per fare il numero massimo di vittime: "Hanno parcheggiato il veicolo lungo un muro accanto al commissariato, sono scesi dall’auto e hanno lanciato delle bottiglie incendiarie allo scopo di far uscire i poliziotti. Dopo hanno fatto esplodere la bomba", ha spiegato. Anche questo attentato, sebbene manchi la rivendicazione, è stato attribuito all’Eta. Il capo del governo spagnolo, il socialista Jose Luis Zapatero, ha condannato gli attentati affermando che "lo stato democratico non arretrerà di un millimetro" nella lotta contro l’Eta. Condanna anche dal leader dell’opposizione di destra Mariano Rajoy, che ha promesso "la sconfitta definitiva" a breve dell’organizzazione terroristica e dal segretario del Partito nazionalista basco (Pnv, al potere nella regione) Inigo Urkullu.

Spagna – Corte Suprema mette fuorilegge un'organizzazione indipendentista basca

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4 ore
fa da PEACE REPORTER

Per la terza volta questa settimana, la Corte suprema spagnola ha messo fuori legge un’organizzazione indipendentista basca. Nella notte di ieri il massimo organo giudiziario del Paese ha vietato il "Partito comunista delle terre basche" con l’accusa di essere collegato a Batasuna, l’ala politica dell’organizzazione separatista armata Eta messa fuorilegge negli anni scorsi. L’interdizione non comporta la perdita del seggio per i nove deputati del partito presenti nel Parlamento regionale basco, che non potranno però più riferirsi al partito. All’inizio della settimana la Corte suprema spagnola aveva proibito un altro partito basco e un’organizzazione di difesa dei diritti dei membri dell’Eta.

Spagna/ Due detenuti dell'Eta si dissociano da strategia gruppo

Chiedono il ritorno a un negoziato e criticano "chiusure"

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21 ore
fa da APCOM

Madrid, 16 set. (Apcom) – Due membri storici dell’Eta attualmente detenuti nella prigione di Cordova (Andalusia), hanno pubblicato oggi una lettera aperta nel giornale basco ‘Gara’, in cui criticano la strategia attuale del gruppo terrorista basco e chiedono la ripresa di un "processo di pace", ovvero di negoziato con il governo spagnolo. Nella lettera, intitolata "Dal carcere di Cordova", Joseba Urrusolo Sistiaga Carmen Gisasola si dissociano dal ‘Collettivo dei prigionieri politici baschi’ (Cppv) e chiedono una soluzione negoziata al conflitto basco.

I due criticano il braccio politico dell’Eta Batasuna, messa fuori legge nel 2003, dicendo che "una buona parte della base della sinistra ‘abertzale’ (nazionalista radicale) non si sente rappresentata" e affermano che "non si può pensare che a questo punto la strategia adeguata sia virare verso una chiusura, un ritorno alla politica che dinamita i ponti e cerca il nemico più odioso fra i possibili alleati". I due dissociati ricordano anche come in Irlanda del Nord il Sinn Fein sia uscito rafforzato" dalla decisione di lasciare la lotta armata rispetto alle fazioni più estreme che restarono isolate.

Il ministro dell’Interno spagnolo Alfredo Perez Rubalcaba si è mostrato oggi cauto nel giudicare l’appello dei due detenuti: "L’esperienza dimostra che la banda terrorista taglia alla radice questi dissensi, in certi casi in modo drammatico". Il ministro ha comunque sottolineato che dopo la fine della tregua e del negoziato con il governo durante la scorsa legislatura l’Eta è "più frammentata" e che al suo interno e negli ambienti contigui "si critica l’efficacia della lotta armata". Rubalcaba ha anche ricordato però che "quanto più debole è" la banda "tanta più paura dobbiamo avere"

Spagna/ Condannati a 8-10 anni 21 membri 'Gestoras pro-amnistia'

Sentenza la dichiara fuori legge, assieme ad Askatasuna

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3 ore
fa da APCOM

Madrid, 17 set. (Apcom) – L’Audiencia Nacional, il tribunale speciale spagnolo competente per crimini di terrorismo, ha condannato oggi 21 membri dell’associazione basca ‘Gestoras pro-amnistia’ a pene comprese fra gli otto e 10 anni di carcere per ‘partecipazione a banda terrorista’. Altri sei accusati sono stati invece assolti.

Gestoras pro-amnistia, un’associazione di solidarietà con i detenuti dell’Eta, era già stata sospesa nel 2001 dal giudice Baltasar Garzon, che nel 2002 aveva messo fuori legge anche un’altra associazione, Askatasuna, considerata continuatrice dell’attività di Gestoras. Con la sentenza di oggi, in cui sono stati condannati a 10 anni i tre dirigenti dell’associazione Juan Maria Olano, Julen Zelarain e Aitor Angel Junco, le due sigle sono state entrambe dichiarate definitivamente illegali e ne è stato ordinato lo scioglimento.