Spagna: 377 anni di carcere a leader dell'Eta

ultimo aggiornamento: 22 luglio, ore 16:50

Madrid, 22 lug. (Adnkronos) – Il tribunale dell'Audiencia Nacional a Madrid ha condannato a 377 anni di carcere Garikoitz Aspiazu, uno dei leader del gruppo separatista basco dell'Eta. Aspiazu, meglio noto come Txeroki (Cherokee), e' stato riconosciuto colpevole dell'attentato terroristico contro il sindaco di Portugalete, Esther Cabezudo, nel 2002. La Cabezudo sopravvisse all'attentato, perpetrato con 20 chili di esplosivo, mentre altre 18 persone rimasero ferite.

Spagna/ Arrestati due presunti etarras con 850 chili di esplosivo

Maggior quantità di esplosivo mai scoperta in territorio spagnolo
postato 21 ore fa da TMNews

Roma, 12 apr. (TMNews) – La polizia spagnola ha arrestato due presunti membri dell’organizzazione terroristica basca dell’Eta sequestrando 850 chilogrammi di nitrato di ammonio e altro materiale per la fabbricazione di ordigni: si tratta della più grande quantità di esplosivo mai scoperta in territorio spagnolo.
Come riporta il quotidiano spagnolo El Pais i due fermati, i fratelli Igor e Aitor Esnaola, sono accusati di far parte dell’apparato logistico del gruppo armato; il nitrato di ammonio, un fertilizzante, viene utilizzato da anni dall’Eta per ottenere esplosivi come l’amonal e l’ammonitol.

Spagna: esplode ordigno artigianale

A Vitoria, nei Paesi baschi, nessun ferito
(ANSA) – MADRID, 16 SET – Un ordigno artigianale di debole potenza e’ esploso la notte scorsa in una zona industriale di Vitoria, nei Paesi baschi. Lo scoppio ha causato danni materiali limitati e nessun ferito. Lo ha reso noto la polizia locale, collegando l’attentato alle violenze urbane condotte da giovani indipendentisti vicini all’Eta. L’ordigno e’ esploso intorno all’una e mezza e ha distrutto alcune finestre e annerito i muri di un edificio industriale.
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Spagna/ Valencia, polizia trova pentola vuota al posto di bomba

Telefonata anonima a Gara ha segnalato presenza di quattro bombe
postato 43 min fa da APCOM

Roma, 23 giu. (Apcom) – Gli agenti spagnoli hanno trovato una pentola vuota in uno dei luoghi di Valencia dove avrebbe dovuto trovarsi una bomba, secondo le indicazioni fornite da una telefonata anonima a nome dell’Eta giunta oggi intorno a mezzogiorno al quotidiano basco Gara. Lo riporta l’agenzia di stampa Europa Press, citando fonti governative.
Solitamente i terroristi utilizzano le pentole per preparare i loro ordigni artigianali, per aumentarne la potenza. In questo caso però la pentola era vuota.
La telefonata ha indicato la presenza di quattro ordigni nell’area di Valencia: tre sarebbero stati piazzati in tre strade di accesso alla città spagnola e un altro lungo una linea ferroviaria. Il ministero dell’Interno spagnolo ha confermato che la polizia e la guardia civil stanno indagando sulla possibile presenza degli ordigni. Tuttavia, la telefonata, giunta alle 12.15, aveva riferito che le bombe sarebbero esplose nel giro di minuti, ma passate le 14.30 non si è registrata ancora alcuna esplosione.

Spagna/ Valencia, polizia indaga su possibile presenza bombe Eta

Dopo telefonata anonima a quotidiano basco “Gara”
postato 1 ora fa da APCOM

Roma, 23 giu. (Apcom) – La polizia spagnola sta indagando sulla possibile presenza di quattro ordigni esplosivi collocati dall’organizzazione terroristica basca dell’Eta nella zona di Valencia: è quanto riporta il quotidiano catalano La Vanguardia.
La presenza degli ordigni sarebbe stata segnalata questa notte con una telefonata anonima al quotidiano basco “Gara”, avvertendo che le esplosioni sarebbero avvenute nel giro di pochi minuti: una delle bombe sarebbe stata collocata sull’autostrada che collega Valencia alla capitale Madrid, e un’altra su una linea ferroviaria nei pressi della località di Manises.

Scoperto in Portogallo megadeposito di esplosivo dei baschi dell’Eta

Gli inquirenti portoghesi sono sicuri di aver inferto un duro colpo all’organizzazione armata basca Eta, col sequesto recente di una tonnellata e mezzo di esplosivo rinvenuta in una abitazione di Casal da Averela.

Il materiale recuperato, in gran parte ordigni pronti a essere usati, dimostra, secondo la polizia, che il gruppo separatista, braccato in Spagna e Francia, sta cercando di collocare le sue basi segrete in Portogallo.

“Non sappiamo se sia la sola base nel paese”, dice un esperto di terrorismo, “ma di certo è allarmante. Si tratta di qualcosa che non avremmo mai potuto immaginare”.

Due persone di nazionalità spagnola che abitavano l’appartamento trasformato in santabarbara sono state identificate e sono ora ricercate.

“Possono scappare in Francia o restare in Portogallo. Ma sempre avranno a che fare con la polizia francese o quella portoghese. E in ogni caso con quella spagnola”, ha commentato il ministro dell’Internbo di Madrid.

Nel solo 2009 più di trenta presunti etarra sono stati arrestati in Francia, e contemporaneamente individuati 14 covi, in gran parte depositi di armi ed esplosivo.

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http://it.euronews.net/2010/02/07/scoperto-in-portogallo-megadeposito-di-esplosivo-dei-baschi-dell-eta/

Portogallo: trovato un covo dell’ETA basca

05/02 17:03 CET

Scoperta una base dell’ETA in Portogallo: è la prima volta che trovano un riscontro così concreto i sospetti sull’esistenza di basi logistiche dei terroristi baschi in territorio lusitano, mentre sono già molte le basi smantellate in Francia.

Non è chiaro come gli inquirenti portoghesi siano giunti a localizzare il covo: al momento dell’irruzione non c’era nessuno, ma sono state trovate armi ed esplosivi. Due persone sono ricercate. La villetta si trova nei pressi della località turistica di Obidos.
A fine gennaio furono arrestati altri due membri dell’ETA, dei quali le autorità spagnole chiedono ora l’estradizione. Erano alla guida di un furgone carico di esplosivo: bloccati dalla polizia spagnola, erano riusciti a fuggire al di là della frontiera per poi essere arrestati dalla polizia portoghese.

Sempre in Portogallo è stata bloccata la scorsa settimana anche un vettura rubata, con a bordo due presunti membri dell’ETA che sono riusciti a fuggire. Erano forse gli occupanti della villetta.

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ETA: quattro presunti terroristi baschi arrestati in due operazioni

ETA: quattro presunti terroristi baschi arrestati in due operazioni


10/01/10 12:34 CET

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Una nottata pesante per l’ETA: il gruppo terrorista basco ha subito l’arresto di quattro persone e il sequestro di un furgone carico di esplosivi.
Un uomo e una donna sono stati arrestati presso la frontiera tra Spagna e Portogallo; un’altra coppia in Francia.

Il furgone carico di esplosivi, immatricolato in Francia, è stato bloccato a Bermillo de Sayago, presso Zamora, in Spagna. Non è chiaro se si trattasse di un trasporto degli esplosivi o di un attentato in fase di preparazione. I due conducenti sono fuggiti a bordo dell’auto della polizia, hanno attraversato la frontiera e sono stati poi arrestati dalla polizia portoghese a Torre de Moncorvo.

L’arresto dei due e il sequestro del furgone, in seguito a un controllo stradale di routine, ha avuto luogo poche ore dopo il fermo di un’altra coppia di presunti membri dell’ETA.

Questa volta in Francia, in una zona montuosa nei pressi di Clermont Ferrand. Si è trattato di un’operazione congiunta delle polizie francese e spagnola, che sorvegliavano un presunto arsenale dell’ETA in zona e hanno intercettato i due latitanti, Iñaki Iribarren Galbetep e Eider Uruburu Zabaleta, a quanto pare personaggi di rilievo nel gruppo terrorista basco.

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EUSKAL HERRIA: ARRESTATI DIRIGENTI DELLA SINISTRA INDIPENDENTISTA

Il 14 ottobre la polizia spagnola ha arresto nella sede del sindacato della sinistra indipendentista LAB di Donostia 10 militanti indipendentisti di rinomata fama pubblica, con l’accusa di far parte della direzione politica di Batasuna.
Questa Unità Popolare della Sinistra Indipendentista, che è stata illegalizzata dai tribunali di giustizia spagnoli nel 2003, ha continuato però ad essere attiva fin da allora.

La sede del sindacato è stata totalmente circondata e presa dalle forze repressive per ore.
I sindacalisti che si trovavano dentro la sede sono stati identificati e trattenuti in una stanza per ore, fra di loro c’era l’ex-dirigente del LAB Rafa Usabiaga.
In un’altra stanza erano rinchiusi Arnaldo Otegi, Rufi Etxebarria, Sonia Jacinto e Arkaitz Rodriguez, e lì è stato trasferito successivamente Rafa Diez Usabiaga. In altre località inoltre sono stati arrestati Mañel Ugarte, Amaia Esnal, Ainara Oiz, Txeluis Moreno e Miren Zabaleta. Tutte le persone arrestate in questo momento si trovano in isolamento.

Questi gravissimi fatti avvenuti con la firma del giudice dell’audiencia National spagnola Baltasar Garzon hanno senza dubbio motivazioni politiche inscindibili dal governo Zapatero. Già nei giorni precedenti il giornale governativo El Pais aveva insinuato l’idea che questi stessi dirigenti fossero stati desautorati da ETA per la loro supposta opposizione politica contraria alla lotta armata. Allora perchè li tengono prigionieri?

La reazione della succursale del PSOE di Zapatero in Euskal Herria è stata, da una parte, dire che "non avevano niente di politicamente importante in mano", che "questa operazione è stata uguale ad altre precedenti perchè stavano organizzando la direzione politica di Batasuna". Dall’altra, hanno rimarcato che "siamo difronte ad una nuova fase politica difficile da definire in poche parole".
Forse la novità è nella stigmatizzazione e criminalizzazione fascista del Collettivo di Prigionieri dei quali è proibito mostrare le foto pubblicamente?
La novità della fase politica è la scomparsa da 4 mesi del militante Jon Anza in territorio francese?
L’impulso neo-franchista dei governi spagnoli dell’ultimo decennio di illegalizzare partiti e associazioni politiche e sociali, anche se criticato da alcuni partiti di ambito basco comunque è stato sempre rispettato in ultima istanza e non è certamente una novità di ora.
Non è una novità neppure il fatto che quest’impulso basilare nei regimi di stampo neo-fascista sia nel caso della lotta per l’indipendenza e il socialismo in Euskal Herria, totalmente sterile riguardo all’obiettivo: paralizzare e ridurre ad una ridicola espressione il movimento che lo sostiene e cioè la sinistra indipendentista basca. Non è scomparsa ETA,
né Batasuna, né il movimento antirepressivo, né le lotte sociali sostenute dalla sinistra indipendentista, né il lavoro enorme di ricostruzione linguistica e culturale.
Tutto il contrario. La Sinistra Indipendentista Basca ha mostrato la propria vitalità nelle poche mobilitazioni di massa autorizzate, oltre che in alcune di quelle illegalizzate.

La Sinistra indipendentista illegalizzata è riuscita a presentarsi alle elezioni, a rinnovare la propria partecipazione in istituzioni di ogni tipo, raggiungendo più volte anche in forma non legale il 15-20% dei voti, in tutte le contese elettorali per tutti i dieci anni da quando è stata illegalizzata. Continua cioè a mantenere con forza l’iniziativa politica.
Negli ultimi mesi in Euskal Herria sta diventando ogni volta più evidente e pubblica l’intenzione della sinistra indipendentista di investire grandi sforzi in futuro nella formazione di quello che viene chiamato Polo Soberanista. Lo stesso Arnaldo Otegi aveva annunciato importanti novità per questo autunno. A nessuno era sfuggito che evitare l’ingerenza politica nel cui fulcro si situa questa iniziativa è all’origine dell’atto di guerra attuato dal Governo spagnolo del PSOE, con la totale connivenza del
Partito Popolare spagnolo.
L’arresto di questi dieci militanti denunciato, oltre che dalla stessa sinistra indipendentista, anche dai partiti Ezker Batua-Izquierda Unida, Aralar, Eusko Alkartasuna e dal sindacato ELA, riuscirà solo a ritardare forse questo processo politico. Senza dubbio, aumenta la quota di dolore e sofferenza che Euskal Herria paga per pretendere di ricostruire un futuro euskaldun (basco), femminista, internazionalista, socialista sulla base del
suffragio universale.

Chiamiamo a denunciare con tutta la forza possibile questi fatti, queste azioni fasciste del governo spagnolo, attivando lì dove sia possibile la solidarietà internazionalista con Euskal Herria, per rompere poco a poco questo velo di silenzio e inerzia che i mass media e i loro alleati del sistema neo-liberale hanno steso in Europa e nel mondo, riguardo la realtà di sfruttamento e lotta che si sviluppa in Euskal Herria.

EUTSI GOIARI!!! EUSKAL HERRIA AURRERA!!!

Ai membri di Amici del Paese Basco – Euskal Herriaren Lagunak Bologna

SPAGNA: ARRESTATO PRESUNTO MEMBRO ETA IN FRANCIA

postato
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7 ore
fa da ASCA

(ASCA-AFP) – Parigi, 15 ott – Un presunto membro del gruppo separatista basco dell’ETA e’ stato arrestato sabato in una citta’ francese vicina al confine franco-spagnolo. L’uomo e’ accusato di terrorismo, possesso di armi e documenti falsi. Lo hanno reso noto le autorita’ di polizia. Il 29enne, ferito ad una mano da un colpo di pistola, si e’ consegnato alle autorita’ francesi.