Eta: si scioglie gruppo estremista basco dell’Ekin

Era il cuore politico dell’Eta: il gruppo estremista dell’Ekin ha annunciato la sua dissoluzione.

La notizia è apparsa sul quotidiano Gara e rappresenta, si legge, la conseguenza “del cambio radicale di strategia” degli indipendentisti, che a sorpresa sono diventati la seconda forza politica dei Paesi Baschi dopo le elezioni municipali del 22 maggio.

L’Eta non commette attentati dall’agosto 2009, e da gennaio ha deposto uffcialmente le armi.

“La sua fine è ora più vicina che mai” ha detto il ministro dell’Interno Antonio Camacho: si tratta della “fase ultima di una banda, che è entrata in un processo di dissoluzione irreversibile e non potrà più tornare a condizionare con i suoi atti barbarici la vita del Paese”.

L’Ekin, creata nel 1999 e considerata un’organizzazione terroristica da Unione Europea e Stati Uniti, è stata decimata con l’arresto nel settembre 2010 di nove dei suoi presunti dirigenti.

Altre dieci persone sono finite in manette dopo l’annuncio del “cessate il fuoco permanente” da parte dell’Eta in gennaio.

L’Ekin è considerata responsabile della morte di 829 persone in più di 40 anni di attentati per l’indipendentismo basco.

Copyright © 2011 euronews

http://it.euronews.net/2011/10/01/eta-si-scioglie-gruppo-estremista-basco-dell-ekin/

Spagna: carcere per Arnaldo Otegi. Preparava il processo di pace. Per i giudici è agli ordini di Eta

postato 5 giorni fa da PEACE REPORTER

Per i giudici dell’Audiencia nacional tutti i condannati sono agli ordini di Eta. Al momento dell’arresto stavano redigendo il documento che ha portato alla svolta storica della politica indipendentista di rifiuto della violenza – Dieci anni di prigione per Arnaldo Otegi, Rafa Diez, otto anni per Sonia Jacinto, Miren Zabaleta e Arkaitz Rodríguez. L’Audiencia nacional, tribunale speciale spagnolo, ha emesso la sentenza che considera i politici indipendentisti baschi agli ordini dell’organizzazione armnata Eta, in tregua permanente e verificabile dal 10 gennaio di questo anno. Il caso è quello denominato come ‘Bateragune’. Un documento era sul tavolo degli arrestati: era lo schema della svolta storica della sinistra indipendentista, che ha aperto la strada alla tregua di Eta e che ha portato alla nascista del nuovo partito Sortu, che rifiuta per statuto la violenza politica. Nonostante i fatti e le tante imprecisioni dei testi di accusa, soprattutto agenti di polizia, i giudici non hanno esitato ad accogliere le richieste dell’accusa. Altri tre imputati,Txelui Moreno, Mañel Serra e Amaia Esnal, sono stati assolti. La decisione di oggi, a poco più di un mese dalle elezioni anticipate spagnole e in un periodo in cui forze di sinistra e indipendentsite basche stanno chiedendo a gran voce al governo che accolga la proposta di verifica internazionale della tregua e inizia a discutere con la politica, non può che rivestire un significato politico-giudiziario. La condanna colpisce personaggi altamente rappresentativi della sinistra basca, fra cui Arnaldo Otegi, il politico capace di affrontare in un serrato dibattito con i militanti di base, la trasfromazione del movimento e i nuovi obiettivi.

Spagna: 377 anni di carcere a leader dell'Eta

ultimo aggiornamento: 22 luglio, ore 16:50

Madrid, 22 lug. (Adnkronos) – Il tribunale dell'Audiencia Nacional a Madrid ha condannato a 377 anni di carcere Garikoitz Aspiazu, uno dei leader del gruppo separatista basco dell'Eta. Aspiazu, meglio noto come Txeroki (Cherokee), e' stato riconosciuto colpevole dell'attentato terroristico contro il sindaco di Portugalete, Esther Cabezudo, nel 2002. La Cabezudo sopravvisse all'attentato, perpetrato con 20 chili di esplosivo, mentre altre 18 persone rimasero ferite.

Eta ribadisce la volontà di dialogo. Madrid arresta avvocata basca

postato 1 giorno fa da PEACE REPORTER
L'organizzazione armata basca dichiara di essere 'pienamente convinta che si possa rasggiungere uno scenario di pace e libertà' – A sei mesi dal comunicato in cui Eta dichiarava il cessate il fuoco permanente, generale e verificabile, l'organizzazione armata basca ha recapitato alla redazione del quotidiano basco Gara un nuovo comunicato, in cui conferma la volontà di proseguire sul cammino del dialogo. "Siamo pienamente convinti che esista l'opportunità per costruire uno scenario di pace e libertà', ha scritto l'organizzazione aggiungendo che è disposta a compiere ulteriori passi. Per questo, Eta rivolge un appello a tutti gli agenti politici e sociali, perché lavorino per il dialogo e il negoziato. Una parte del comunicato si rivolge direttamente alla sinistra basca, perchè continui a lavorare con fermezzacon l'abituale generosità e umiltà e sulla scorta dei successi raggiunti fino a ora. Nel pomeriggio, coincidenza o segnale difficile dirlo, l'Audiencia nacional, il tribunale speciale spagnolo, ha fatto arrestare nuovamente Arantxa Zulueta, avvocata accusata di essere il tramite di Eta con il fronte delle carceri. la donna è stata arrestata mentre stava mangiando a hernani, dove si trovava in libertà provvisoria. Trasferita a Madrid, non si trova in regime di incomuncazione, e sarà ascoltata nei prossimi giorni dai giudici.

Il regicida mancato

I re e i relativi regicidi sembrano relegati nel passato dell’Europa. Re Umberto I di regicidi ne scampò due e alla fine fu assassinato dall’anarchico Gaetano Bresci nel 1900 a Monza. Ma anche nel recentissimo ottobre 1997, il re di Spagna Juan Carlos ha rischiato di essere ucciso a Bilbao.
Ieri una delle presunte menti di quel complotto, ordito dagli indipendentisti baschi dell’Eta, è stato arrestato in Gran Bretagna. Si chiama Eneko Gogeaskoetxea Arronategui, 44 anni, descritto dai vicini di casa come un uomo molto cortese. Secondo il ministero degli Interni di Madrid, sarebbe fuggito in Inghilterra dopo che il suo piano era stato appena sventato.

L’uomo è stato arrestato nel sesto anniversario dell’attentato di Al Qaeda a Londra: altro stile, altro terrorismo.

http://www.opinione.it/articolo.php?arg=4&art=102754

Terrorismo/ Ghiglia (Pdl): C'è pericolo di infiltrati da paesi Ue Dopo arresto membro Eta partito da Torino per Chambery

postato 5 giorni fa da TMNews

“Presenteremo un’interrogazione parlamentare sul pericolo di infiltrazioni terroristiche provenienti dagli altri Paesi europei in Italia e in particolare a Torino, in merito al recente arresto al confine francese di uno dei principali ricercati dall’antiterrorismo spagnolo”. Ad annunciarlo è il vice coordinatore piemontese del Pdl, Agostino Ghiglia che si riferisce all’arresto alla stazione ferroviaria di Modane di Inaki Dominguez Atxalandabaso, 36 enne basco. Le autorità spagnole, ritenendolo un membro dell’Eta gli davano la caccia da 5 anni. Atxalandabaso aveva preso un treno dalla stazione Porta Susa di Torino, con un bagaglio contenente strumenti atti a confezionare ordigni. E mentre le autorità stanno indagando per scoprire cosa il basco facesse sotto la Mole, Ghiglia ha chiesto di sapere “se ci sono stati contatti tra questo importante esponente del terrorismo basco con l’area anarchica torinese”. “Considerati le innumerevoli richieste e tentativi per far chiudere i centri sociali, rei di inaccettabili atti di violenza, danneggiamento e aggressione a Torino, come si pensa di intervenire per troncare eventuali collegamenti insurrezionalisti”, si chide infine l’esponente pidiellino.

Spagna/ Arrestati due presunti etarras con 850 chili di esplosivo

Maggior quantità di esplosivo mai scoperta in territorio spagnolo
postato 21 ore fa da TMNews

Roma, 12 apr. (TMNews) – La polizia spagnola ha arrestato due presunti membri dell’organizzazione terroristica basca dell’Eta sequestrando 850 chilogrammi di nitrato di ammonio e altro materiale per la fabbricazione di ordigni: si tratta della più grande quantità di esplosivo mai scoperta in territorio spagnolo.
Come riporta il quotidiano spagnolo El Pais i due fermati, i fratelli Igor e Aitor Esnaola, sono accusati di far parte dell’apparato logistico del gruppo armato; il nitrato di ammonio, un fertilizzante, viene utilizzato da anni dall’Eta per ottenere esplosivi come l’amonal e l’ammonitol.

Spagna, arrestato il capo militare dell'Eta

postato 23 orefa da PEACE REPORTER
La polizia francese ha arrestato ieri Alejandro Zobaran Arriola, e con lui altri tre membri del gruppo armato – La polizia francese ha arrestato Alejandro Zobaran Arriola, sospettato di essere il nuovo leader militare dell'Eta, il gruppo armato che lotta per l'autonomia dei Paesi Baschi. La cattura è avvenuta nel nord della Francia, sul confine con il Belgio, e insieme ad Arriola sono stati arrestati altri tre uomini dell'organizzazione. Lo riferisce la radio nazionale spagnola. Secondo il quotidiano El Pais, l'arresto è avvenuto a Willencourt, a ovest di Arras. L'Afp precisa inoltre che si è svolto ieri, in un'abitazione dove sono stati trovati documenti e armi da fuoco, subito sequestrati dalle forze dell'ordine. Alejandro Zobaran Arriola – detto Xarla – è il sesto capo militare dell'Eta ad essere arrestato, dopo la cattura di Francisco Javier Lopez Pena nel 2008. La lotta portata avanti dai separatisti baschi ha provocato, dal 1968 ad oggi, più di ottocento vittime. Nel corso degli anni l'organizzazione ha subito pressioni crescenti affinché deponesse le armi, ma solo in gennaio ha annunciato l'intenzione di sospendere la lotta armata. Un'apertura comunque respinta dal premier spagnolo, Jose Luis Rodriguez Zapatero, che preme per uno scioglimento definitivo dell'Eta.

Spagna condannata dal Tribunale dei Diritti umani di Strasburgo per non indagare su un caso di tortura

La sentenza è stata resa nota oggi. Il caso è quello di Aritz Beristain, giovane basco arrestato insieme a una decina di giovani nel settembre del 2002 per episodi di guerriglia urbana , la cosiddettaKale borroka. Il corpo di sicurezza che viene accusato è la Guardia civil. Beristain presentò una denuncia dopo il periodo di incomunicacion (cinque giorni senza assistenza legale prorogabili per ordine di un magistrato). Secondo il racconto del giovane gli agenti lo picchiarono procurandogli una ferita all'altezza della mandibola. Il giovane, in effetti, fu trasportato in ospedale dove gli riscontrarono una ferita lineare di 1.5 centimetri sul lato destro del viso. Nel tragitto fra San Sebastian e Madrid (i detenuti non possono essere giudicati da tribunali baschi, ma devono passare dall'Audiencia nacional competente per reati di terrorismo) il giovane ha denunciato di essere statosottoposto alla bolsa (una specie di guaina in gomma che viene applicata sul viso in modo tale da provocare asfissia), di aver ricevuto minacce contro la famiglia, di aver ricevuto colpi con una pistola arrivato ormai a Madrid e sempre in un luogo della capitale di essere stato violentato, con l'introduzione di un oggetto nell'ano.

Il Tribunale europeo scrive che i diritti all'integrità fisica e psicologica di Beristain sono stati violati, oltre al fatto di trovarsi in una situazione in cui non è stata garantita la protezione oggettiva dovuta da giudici e tribunali. Indica, inoltre, che i referti medici elaborati nei giorni di arresto preventivo riportavano notizie di lesioni, ma che non fu svolta nessuna attività di indagine supplementare.

"Quando una persona denuncia di aver sofferto per mano della polizia o di altri servizi dello Stato, gravi danni è doverosa una indagine ufficiale", scrive la corte. Il tribunale ha condannato lo Stato spagnola a una multa di 23mila euro.

Il caso di Aritz Beristain fa notizia in maniera paradossale: sono centinaia le denunce di tortura che non arrivano nemmeno all'udienza preliminare in Spagna. Più volte organizzazioni internazionali e umanitarie hanno chiesto una riforma della legge antiterrorista, che nei cinque giorni prorogabili di incomunicacion permette che chi viene fermato venga lasciato in un limbo giuridico in cui è impossibile verificare quali siano i trattamenti messi in atto dagli agenti. Le denunce riguardano anche i cosiddetti 'avvocati di ufficio' che nella quasi totalità dei casi non osano denunciare gli effetti visibili delle denunce, con una omertà che copre i responsabili delle torture.

Il terrore che viene utilizzato dai corpi antiterrorismo della Guardia civil è lo strumento principale per ottenere la firma del fermato in fondo a un documento auto-accusatorio, in cui spesso la vittima cede psicologicamente e fisicamente arrivando a sottoscrivere dichiarazioni in cui, oltre a ad accusare sé stesso, accusa anche altre persone. Un ciclo che si propaga senza possibilità di interruzione. Il giudice Baltasar Garzon, bestia nera del nazionalismo basco, solo dopo lunghi anni arrivò a formulare una richiesta di videoregistrazione degli interrogatori. Un meccanismo che non è mai stato attuato nelle celle delle caserme della Guardia civil.

L'associazione basca contro la tortura ha denunciato che nel caso delle donne che vengono fermate e torturateil 100 per cento dei casi dichiara di aver subito violenze di tipo sessuale o sessista.

Francia: arrestato esponente Eta che partecipo' ad attentato contro Aznar

ultimo aggiornamento: 08 marzo, ore 17:54

Madrid, 8 mar. (Adnkronos/Dpa) – E' stato arrestato oggi in Francia dalla polizia locale Jimenez Morales, noto come 'Pistolas', considerato uno dei membri del commando che tento' nel 2001 di uccidere l'allora premier spagnolo Jose Maria Aznar con un missile che avrebbe dovuto colpire il suo aereo durante una visita nei Paesi Baschi. L'arresto e' scattato a Bidache, nel sud della Francia. Jime'nez Morales era nascosto nella casa di un altro esponente di spicco dell'Eta, Ibai Agirrebarrena. L'aereo di Aznar fu inquadrato dal sistema di puntamento del lanciamissile, ma il dispositivo di lancio non funziono'. Contro 'Pistolas' era stato spiccato un ordine di cattura europeo.