SPAGNA/ L'ETA STA VIVENDO UNA GRAVE CRISI INTERNA (LA VANGUARDIA)

Nel gruppo terrorista ci sarebbero state varie destituzioni

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1 ora
fa da APCOM

Barcellona, 30 mag. (Apcom) – L’Eta starebbe vivendo una grave crisi interna, che avrebbe provocato la rimozione di diversi quadri dell’organizzazione terrorista basca che operano dal territorio francese, e ci sarebbero addirittura "timori" di una spaccatura della banda. Lo scrive oggi il quotidiano di Barcellona ‘La Vanguardia’, in un articolo in cui sostiene che non sono noti i motivi della crisi – se cioè questa sia dovuta a divergenze strategiche o a mere lotte di potere – ma in cui si assicura che questa avrebbe provocato destituzioni in diversi apparati della banda, e potrebbe essere più grave di quella vissuta nel 2004.

L’arresto e la detenzione la scorsa settimana a Bordeaux della cupola dell’Eta, incluso il capo Francisco Javier Lopez Pena, alias Thierry, avrebbe aumentato sospetti e dissidi interni, perché alcuni settori della banda temono che l’operazione della polizia possa essere in relazione con la crisi. Ora, spiega il quotidiano catalano, gli inquirenti stanno cercando tracce dello scontro interno nei computer sequestrati nell’operazione di Bordeaux.

Verso l’esterno, però, il gruppo terroristico cerca di mostrare unità e fermezza: nello stesso comunicato in cui oggi l’Eta rivendicava quattro attentati, fra cui quello costato la vita lo scorso 14 maggio a un agente della guardia civile, la banda è tornata a minacciare la lotta armata, se Francia e Spagna non daranno una "risposta adeguata al fondo del problema" e ha criticato non solo il governo centrale spagnolo ma anche quello regionale guidato dal Partido nacionalista vasco (Pnv), che sta cercando di organizzare un referendum sull’autodeterminazione che Madrid considera incostituzionale. Nel comunicato, la banda respinge le "frodi vestite da riforma" e i progetti che "presentano preudoistituzioni e piani vuoti", e dichiara di voler "accelerare la lotta" per uno Stato basco.

SPAGNA: ETA RIVENDICA ATTENTATO 14 MAGGIO SCORSO

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1 ora
fa da ASCA

(ASCA-AFP) – Madrid, 30 mag – Il gruppo separatista basco dell’Eta ha rivendicato la responsabilita’ dell’attacco dinamitardo in cui ha perso la vita una guardia civile il 14 maggio scorso a Legutiano, a 17 chilometri da Vitoria, nei Paesi Baschi. In un comunicato, inviato al quotidiano basco filo-indipendentista ‘Gara’, l’Eta ha dichiarato di aver perpetrato l’attentato in cui ha perso la vita l’agente Juan Manuel Pinuel Villalon, 41 anni, cosi’ come altri tre attacchi terroristici. (Piu’Europa).

SPAGNA/ IBARRETXE PRESENTA REFERENDUM AUTODETERMINAZIONE BASCHI

 

Ma governo centrale Madrid annuncia ricorso incostituzionalità

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19 ore
fa da APCOM

Madrid, 28 mag. (Apcom) – La "fine negoziata della violenza" nei Paesi Baschi, e il "diritto di decidere" del popolo basco sul suo futuro: sono questi gli obiettivi del referendum consultivo che il governo regionale basco intende convocare il prossimo 25 ottobre, e di cui ha reso noti oggi i due quesiti contenuti in un progetto di legge. La consultazione popolare è respinta dal governo centrale di Madrid come incostituzionale, e il ministro della Pubblica amministrazione Elena Salgado ha già indicato che l’esecutivo spagnolo impugnerà la legge se questa sarà approvata dal parlamento regionale basco il prossimo 27 giugno.

Diversi media spagnoli hanno sottolineato che le domande del referendum, illustrate oggi dal presidente regionale Juan José Ibarretxe (del moderato Partido nacionalista vasco, Pnv) non prevedono una condanna esplicita della violenza dell’Eta: un fatto che si spiega con la necessità di ottenere l’appoggio nella camera basca del Partido comunista de las tierras vascas (Pctv), una formazione politica indipendentista a cui è stato impedito di partecipare alle ultime elezioni per la sua presunta contiguità con il gruppo terroristico, ma che mantiene nove consiglieri regionali.

"E’ d’accordo col sostenere un processo per la fine negoziata della violenza, se l’Eta manifesta previamente e in modo inequivoco la sua volontà di mettervi fine per sempre?", recita la prima domanda del referendum. La seconda chiede invece se si è favorevoli a "che i partiti baschi, nessuno escluso, comincino un processo di negoziato per raggiungere un accordo democratico sul diritto a decidere del popolo basco, e che questo accordo sia sottomesso a un referendum prima della fine del 2010". Questa seconda consultazione, nelle intenzioni di Ibarretxe, dovrebbe invece avere valore giuridico. "Dobbiamo poter decidere di vivere insieme: se non c’è libertà di decidere, la convivenza non è libera, è imposta", ha insistito il leader basco, che rinfaccia al governo di José Luis Zapatero il suo costante rifiuto di acettare il referendum.

La ministra Salgado oggi ha dichiarato la "totale opposizione" del governo centrale a "progetti unilaterali che non solo non hanno il consenso necessario fra le diverse forze politiche, ma che dividono la società basca e si collocano fuori della costituzione". Il capogruppo socialista al ‘Congreso’ (camera) di Madrid, José Antonio Alonso, da parte sua ha definito il progetto di Ibarretxe "assolutamente incostituzionale", ed ha annunciato un ricorso davanti al Tribunale costituzionale "con effetto sospensivo immediato" della legge regionale.

Baschi: referendum diritto decidere

Il premier spagnolo Zapatero contrario all’iniziativa

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46 min
fa da ANSA

(ANSA) – MADRID, 28 MAG – Il governo autonomo del Paese Basco vuole tenere ad ottobre un referendum sulla fine della violenza e sul ‘diritto a decidere’ dei baschi. Il capo dell’esecutivo basco Juan Jose’ Ibarretxe ha detto che la sua compagine ha approvato oggi il progetto, che sara’ sottoposto al voto del Parlamento basco alla fine di giugno. Il premier socialista spagnolo Jose Luis Rodriguez Zapatero contesta l’iniziativa basca. Sullo sfondo, una consultazione sull’indipendenza del Paese Basco.

SPAGNA/ GOVERNO ANNUNCIA 500 NUOVI AGENTI ANTITERRORISMO – RPT

Oltre a 800 poliziotti in più contro crimine organizzato

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1 ora
fa da APCOM

Madrid, 27 mag. (Apcom) – La Spagna avrà presto 500 agenti segreti in più per combattere contro il terrorismo islamico e quello dell’Eta, oltre a una dotazione aggiuntiva di 800 agenti di polizia e della guardia civile contro il crimine organizzato. Lo ha annunciato oggi il ministro dell’Interno Alfredo Perez Rubalcaba durante un’audizione in parlamento sulle linee operative del suo ministero nei prossimi quattro anni, durante la quale ha anche promesso un aumento di 1.248 effettivi per combattere contro la piaga della violenza contro le donne.

Il ministro, secondo quanto riportano i media spagnoli, ha anche parlato dell’operazione con cui la scorsa settimana è stata arrestata la ‘cupola’ dell’organizzazione terrorista basca Eta, incluso Francisco Javier Lopez Pena, alias ‘Thierry’, considerato da molti il principale capo della banda. ‘Thierry’, ha detto Rubalcaba, faceva parte della "direzione collettiva" dell’Eta, in cui, per "anzianità e radicalismo" era uno dei membri "con maggiore ascendente, se non quello con più ascendente" in assoluto.

Spagna – La procura francese incrimina Thierry e gli altri dirigenti dell'Eta

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1 giorno
fa da PEACE REPORTER

Javier Lopez Pena, detto Thierry, e altri tre presunti dirigenti dell’Eta, l’organizzazione separatista basca, sono stati incriminati ieri sera a Parigi. Lo ha annunciato oggi una fonte giudiziaria. I quattro sono stati posti in carcerazione preventiva conformemente alle richieste della procura, mentre il francese è stato rimesso in libertà sotto controllo giudiziario. Queste cinque persone, quattro uomini e una donna, erano state fermate in settimana a Bordeaux e a Bayonne.

Spagna – La procura francese incrimina Thierry e gli altri dirigenti dell'Eta

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1 giorno
fa da PEACE REPORTER

Javier Lopez Pena, detto Thierry, e altri tre presunti dirigenti dell’Eta, l’organizzazione separatista basca, sono stati incriminati ieri sera a Parigi. Lo ha annunciato oggi una fonte giudiziaria. I quattro sono stati posti in carcerazione preventiva conformemente alle richieste della procura, mentre il francese è stato rimesso in libertà sotto controllo giudiziario. Queste cinque persone, quattro uomini e una donna, erano state fermate in settimana a Bordeaux e a Bayonne.

Francia: si' a lingue regionali

Assemblea nazionale vota emendamento e riforma Costituzione

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1 giorno
fa da ANSA

(ANSA) – PARIGI, 23 MAG – L’ Assemblea nazionale francese ha votato una norma che punta al riconoscimento delle lingue regionale nella Costituzione. Si tratta di un emendamento al progetto di legge di riforma delle istituzioni. ‘Le lingue regionali appartengono al patrimonio nazionale’ prevede il testo, votato quasi all’unanimita’, che completera’ l’articolo 1 della Costituzione. In Francia ci sono circa 75 lingue regionali, fra le quali bretone, alsaziano, corso, occitano, fiammingo, basco

SPAGNA/ ETARRA "THIERRY" SARA' TRASFERITO OGGI IN CARCERE PARIGI

Con lui gli altri tre militanti baschi arrestati a Bordeaux

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2 ore
fa da APCOM

Roma, 23 mag. (Apcom) – Saranno trasferiti oggi a Levallois-Perret, Parigi, nei locali dei servizi antiterrorismo francesi (Sdat) i quattro presunti membri dell’Eta arrestati martedì sera a Bordeaux. Fra questi anche "Thierry", considerato il numero uno dell’apparato politico e militare dell’organizzazione terroristica basca. Con loro ci sarà anche il settantenne francese, arrestato a Bayonne, proprietario dell’appartamento dove i quattro abitavano in affitto.

Javier Lopez Pena (Thierry), Ainhoa Ozaeta, Igor Suberbiola e Jon Salaberria sono sospettati di aver organizzato e/o compiuto tutti i principali attentati terroristici dell’Eta nell’ultimo periodo: fra questi l’assassinio, alla vigilia delle legislative, di un ex consigliere municipale socialista e, l’autobomba esplosa la settimana scorsa, che ha ucciso un agente della Guardia Civil.

SPAGNA/ ETA, CADE THIERRY, L'"IDRA" E' COLPITA ALLA TESTA – PUNTO

Osservatori cauti: già sei volte la cupola si è ricostituita

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1 giorno
fa da APCOM

Madrid, 21 mag. (Apcom) – Giovane, con baffi e capelli corti, nelle foto segnaletiche della polizia spagnola. Glabro, appesantito, con gli occhiali e una smorfia rabbiosa nelle immagini di oggi che lo riprendono mentre viene ammanettato dalla gendarmeria francese: anche il più ricercato, il più abile nella fuga, il ‘veterano’ dell’Eta Francisco Javier Lopez Pena, alias ‘Thierry’, alla fine è caduto nella rete. Il numero uno dell’apparato politico e militare della banda, militante dell’organizzazione terrorista basca fin dal 1980, è stato arrestato a Bordeaux in una operazione congiunta della polizia francese e dei servizi segreti spagnoli, in cui sono state arrestate in tutto sei persone.

‘Bartolo’, ‘Zulos’, ‘Pierre’, Marcel’, e infine ‘Thierry’: una lunga storia di soprannomi, clandestinità, inseguimenti e nascondigli nelle montagne fra la Spagna e la Francia, in quel territorio che i radicali baschi chiamano ‘Euskal Herria’, e di cui rivendicano l’indipendenza a prezzo di centinaia di morti. Proprio lui, Lopez Pena, è considerato il mandante dell’attentato più spettacolare della banda negli ultimi anni, che il 30 dicembre del 2006 distrusse il parcheggio dell’aeroporto di Madrid, uccidendo due equadoregni proprio all’indomani di un discorso fiducioso del premier José Luis Zapatero, convinto di avere a portata di mano la ‘pace’ con l’Eta.

La bomba di Madrid ruppe di fatto la tregua unilaterale e il negoziato finì, e oggi insieme a ‘Thierry’ è finita in prigione in Francia anche la donna che l’aveva annunciata, Ainhoa Ozaeta. Il 22 marzo del 2006 la terrorista aveva letto un comunicato per proclamare "un cessate il fuoco permanente" in un lugubre video di incappucciati, che aveva però riempito di speranze il governo socialista di Zapatero e la Spagna. Ozaeta è anche la compagna sentimentale di Ekaitz Urrutikoetxea, figlio di un altro storico dirigente etarra, Josu ‘Ternera’, scavalcato alla guida della banda da ‘Thierry’ a metà dicembre del 2006.

Allora, durante gli incontri segreti che si svolgevano in Svizzera, ai delegati del governo di Madrid si presentò questo nuovo capo che subito si mostrò più intransigente del predecessore e pretese una riforma della costituzione spagnola. Una richiesta inaccettabile per il governo: e poche settimane dopo, la bomba dell’aeroporto, con cui Lope Pena silura il negoziato. Ma anche Thierry aveva un’amante, l’avvocatessa Yolanda Molina, che ha difeso diversi mebri della banda: e proprio lei, pedinata e sorvegliata costantemente dalla polizia, secondo la stampa spagnola è stata cruciale per individuarlo.

Un "colpo molto duro alla direzione dell’Eta", ha commentato oggi Zapatero ringraziando Nicolas Sarkozy per la preziosa cooperazione francese contro i terroristi. "Non una semplice operazione in più", ha detto il ministro dell’interno Alfredo Perez Rubalcaba che ha interrotto un viaggio in Africa per tornare a Madrid e seguire gli sviluppi dell’arresto di colui che ha definito "con ogni probabilità in questo momento la persona con più peso nell’apparato politico e militare della banda terrorista". Ma fra i politici e gli osservatori spagnoli, pur nell’euforia di un’operazione riuscita, prevale la cautela: per sei volte la cupola dell’Eta è stata smantellata negli ultimi 16 anni, e per sei volte la testa del serpente è cresciuta di nuovo.

Anche ora, gli inquirenti sono convinti che succederà: proprio Josu Ternera dovrebbe secondo la stampa spagnola essere predestinato a prendere il posto di chi a suo tempo lo spodestò. Solo una settimana fa la banda ha fatto esplodere una bomba davanti a una casa-caserma uccidendo un agente della guardia civile, e appena due giorni prima delle elezioni dello scorso 9 marzo uccise a sangue freddo sulla soglia di casa l’ex consigliere comunale socialista Isaias Carrasco. Pur indebolita dalla forte pressione a cui è sottoposta e dalle decine di arresti degli ultimi mesi, l’Eta secondo gli esperti antiterrorismo spagnoli si è ricreata una rete di ‘legales’, giovani incensurati difficili da individuare, e possiede un’infrastruttura ampia e flessibile, che non è facile disarticolare.